29/11
I DISERTORI
Poesie e canzoni contro la guerra. Scritti di Brecht, De André, Rodari, Vian, De Gregori, Bellezza, Gaber, Ungaretti, Neruda, Prévert – In scena Piji Siciliani, Simone Colombari.
Teatro musicale civile, conferenza/incontro.
Musiche live di EGIDIO MARCHITELLI.
La terribile attualità della guerra Russo-Ucraina riporta come impellente un pensiero e un desiderio di pace e trasforma in materia pulsante e ancora più concreta tutto ciò che è stato scritto, recitato e cantato contro lo strumento di offesa più crudele in assoluto. Lo spettacolo, che prende il titolo dalla celebre canzone “Le déserteur” di Boris Vian che in italiano ha due importanti traduzioni, una di Luigi Tenco (“Padroni della terra”) e una, più conosciuta, di Giorgio Calabrese (“Il disertore”) per la versione cantata da Ivano Fossati. A partire da questo capolavoro della canzone d’autore internazionale, abbiamo cercato di tracciare un percorso artistico pacifista che toccasse le migliori penne della storia della letteratura, del teatro e della canzone in un viaggio che non sarebbe stato museale in nessun tempo, ma che in questo diventa maledettamente vivo e urgente. Un promemoria, da ripetere a noi stessi sempre e per sempre, proprio come la poesia di Rodari, intitolata proprio “Promemoria”, con il doppio significato di appunto da ricordare ma anche di contributo alla memoria storica.
“Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio la guerra”.
(Gianni Rodari, Promemoria)
A seguire
CONFERENZA INCONTRO
conferenza sul Tema della Pace e del Conflitto tenuta da una pedagogista dell’ equipe del CPP Centro Psicopedagogico in diretta virtualmente sui Social Network
Lo spettacolo sarà preceduto dal
LABORATORIO FORMAZIONE
Come gestire i conflitti si farà esperienza dell’arte di gestire dai piccoli ai grandi conflitti personali.